La Marchesa dice: “I matti ripetono i gesti per riprendersi un’abitudine. Agiscono per moltiplicazione di un gesto, sottraendolo ad altri superflui. Arrivano così alla divisione di se stessi. Alcuni arrivano allo zero: immobili e taciturni. Qualche volta si scuce dalla labbra una parola. Rotola giù sul pavimento e fa un clan clan di poesia”.
Nessuno può ritenersi savio, tutti sono a rischio di follia. Quando si impara a mettersi dalla parte dell’utile è perché si è messo da parte il matto.
Non essere matti è solo una questione di fortuna o di sfortuna. Dipende dal talento che si ha nel raccontarsi ogni giorno una piccola bugia di vita: sono sano, sono presente, mi riconosco.
da un’idea di Mariaester Graziano e Marianna Coccia. Testo “La marchesa ricorda” di Mariaester Graziano. Foto: Marianna Coccia. Video e musica: Fabio Iuliano. Con: Diletta De Santis, Marianna Coccia, Mariaester Graziano
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